L’anno che verrà con le PMI di Commerfin al centro
Si conclude un anno diverso, ricco di novità e di aspettative di ripresa. Nel 2021 il Paese ha assaporato il sapore della crescita, nel 2022 dobbiamo saperla stabilizzare. Il mondo economico-sociale sta profondamente cambiando e quindi anche il ruolo dei Confidi deve seguire tale evoluzione. «Il 2022 vedrà Commerfin passare da strumento collaterale dei finanziamenti a centro dell’innovazione, dello sviluppo e della trasformazione delle PMI italiane» dice Giuseppe Andrea Tateo, CEO di Commerfin. Il ruolo dei Confidi deve cambiare altrimenti si perdono oltre 50 anni di valore aggiunto creato per le PMI che con il supporto del sistema dei Confidi hanno fatto crescere e reso unico il nostro Paese. Nel 2022 si vedrà un cambiamento di paradigma che è lentamente iniziato nel 2021. Ecco, quindi, gli elementi sui quali le PMI dovranno focalizzarsi per non trasformare la crisi sanitaria in crisi finanziaria.
PROGRAMMAZIONE
Covid-19 ci ha insegnato che bisogna programmare la propria attività prevedendo orizzonti temporali di medio-lungo periodo ed inserendo i cosiddetti «worst-case scenarios». Per programmare si parte dal proprio DNA d’impresa, ci si autovaluta e si stressano le proprie competenze. In questo ambito Commerfin svolge il ruolo di consulente per il ragionamento. «L’imprenditore è l’unico soggetto che sa cosa vuole fare della propria impresa nel futuro, Commerfin deve solo tradurre in linguaggio finanziario questa sua vision». Quindi, programmazione degli investimenti e gestione del capitale circolante per mantenere in equilibrio crescente la propria impresa.
COMPLEMENTARITÀ DI FILIERA
Il credito è uno strumento di filiera tra attori professionali. Affinché il credito sia utile e valido deve essere inserito in tale contesto. Il 2022 vedrà sempre più una complementarità tra risorse pubbliche e risorse private per evitare di creare un long covid finanziario. Nel mondo delle garanzie si dovrà realizzare la complementarità tra garanzia pubblica del Fondo Centrale di Garanzia PMI e garanzia privata Confidi. L’innovazione del settore sta nel convogliare sulle PMI contemporaneamente risorse pubbliche e risorse private per finanziare la progettualità di medio-lungo periodo. Quindi, PMI meno bancocentriche e più aperte ai canali della finanza alternativa dalle fintech al crowdfunding/crowdlending senza dimenticarsi i bandi PNRR e POR Fesr. Commerfin persegue questo obiettivo da anni ed è pronta a farsi ambasciatrice del cambiamento.
DIGITALIZZAZIONE E GREEN
La pandemia ha indubbiamente fatto accelerare i processi di innovazione e trasformazione digitale delle PMI. Basti pensare alla rivoluzione intervenuta nei paradigmi di acquisto. Le PMI sono state travolte dalla pandemia e solo le più lungimiranti e finanziariamente sane, sono riuscite a trovare nuova linfa andando ad esplorare spazi di mercato. Digitalizzazione e Green sono elementi che entreranno rapidamente nelle valutazioni per l’accesso al credito bancario e nei bandi di agevolazione. «Attenzione» ricorda Tateo «ESG (Environmental, Social, Corporate Governance) non è un fattore solo per le grandi imprese ed al contempo non è un obiettivo irraggiungibile per le PMI». ESG significa comunicare meglio il proprio business. «Tutte le PMI italiane sposano tali valori e già li pongono in essere ma senza che siano codificati. Ecco ESG vuol dire questo: comunicare al mondo che si è attenti all’ambiente, si danno ritorni al territorio e si svolge il proprio lavoro quotidiano con principi etici e di corretta gestione, insomma quello che in 9 casi su 10 già si fa». L’anno nuovo si presenta ricco di sfide e noi vogliamo essere al fianco delle PMI per vincerle tutte. Affianchiamo le PMI nella programmazione del cambiamento digitale e green attraverso l’individuazione del giusto mix tra risorse pubbliche e private. Ovviamente il tutto assistito dalla nostra garanzia. I giovani nascono oggi già 4.0, noi vogliamo portare le PMI verso il 5.0. Garantiamo noi!
*L’articolo è stato pubblicato su Milano Finanza