Se sei un imprenditore, titolare di un’azienda, avrai sicuramente sentito parlare del Fondo di Garanzia per le PMI. Ma di cosa si tratta esattamente e in che modo può rappresentare un’opportunità per la tua impresa?
Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento finanziario pubblico istituito dal Mise e creato per sostenere le imprese favorendone l’accesso al credito. Si tratta di una sorta di “rete di sicurezza finanziaria” che offre alle aziende la possibilità di accedere a prestiti o finanziamenti anche in situazioni in cui non possono fornire garanzie sufficienti rispetto alle politiche di rischio previste dalle istituzioni bancarie.
I soggetti che possono beneficiare del Fondo di Garanzia sono le micro, piccole e medie imprese, di tutti i settori fatta eccezione per alcuni comparti come i servizi finanziari e assicurativi, le amministrazioni pubbliche e della difesa, le attività di famiglie e convivenze, le organizzazioni ed organismi extraterritoriali.
Quelle realtà imprenditoriali caratterizzate da risorse finanziarie limitate e da una scarsa solidità patrimoniale, si trovano spesso di fronte a notevoli sfide nell’ottenere i finanziamenti necessari per avviare o sviluppare le proprie attività. In questo contesto, l’intervento del Fondo si rivela cruciale, poiché offre alle imprese una possibilità concreta di accedere a fonti di finanziamento indispensabili per sostenere la crescita e lo sviluppo aziendale. Con la garanzia pubblica, le PMI possono superare lo scoglio dell’accesso al credito e ottenere il supporto necessario per realizzare i propri progetti.
Il Fondo di Garanzia rappresenta dunque non solo una risorsa fondamentale per le imprese, ma anche un motore di sviluppo per l’intero tessuto economico, promuovendo l’innovazione, la competitività e la sostenibilità delle attività imprenditoriali.
Le novità previste per il 2024
Come per lo scorso anno, anche nel 2024, i criteri d’accesso al Fondo di Garanzia sono stati rivisti e rinnovati. Le nuove disposizione hanno validità dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2024.
L’importo massimo garantito per beneficiario rimane fissato a 5 milioni di euro. Le percentuali di copertura della garanzia, invece, saranno:
- 80% per operazioni di investimento, di importo ridotto e di microcredito, nuova Sabatini; per start-up, start-up innovative, incubatori certificati e enti del terzo settore
- 60% per operazioni di liquidità (imprese in fascia 3 e 4 del modello di valutazione)
- 55% per operazioni di liquidità (imprese in fascia 1 e 2 del modello di valutazione)
- 50% per operazioni di capitale di rischio
- 40% per mid-cap a fronte di operazioni per investimento e per mid-cap start-up innovative
- 30% per mid-cap a fronte di operazioni di liquidità
L’assegnazione della fascia, definita in fase di presentazione della richiesta di ammissibilità, dipende dal grado di rischio dell’azienda, dove 1 indica la fascia meno rischiosa, mentre 4 la fascia più rischiosa.
Per quanto riguarda le operazioni di importo ridotto, il nuovo limite dell’ammontare ammissibile (cumulativo per tutte le operazioni in essere) è di 40 mila euro per ciascun soggetto beneficiario, che può arrivare fino a 80 mila euro per le richieste di riassicurazione presentate dai Confidi autorizzati. Per questo tipo di operazioni non si applica il modello di rating ai fini dell’ammissibilità.
Come accedere a un fondo di garanzia
Accedere al Fondo di Garanzia può costituire un percorso intrinsecamente complesso, caratterizzato da una serie di requisiti e procedure da seguire attentamente. In primo luogo, è essenziale comprendere appieno i requisiti richiesti per l’accesso al Fondo Centrale di Garanzia. In genere, le imprese devono essere in regola con gli obblighi fiscali, in condizioni economiche e finanziarie sane, e possedere un progetto di investimento o di sviluppo chiaro e sostenibile.
Una volta individuati e soddisfatti i requisiti necessari, il passo successivo consiste nella presentazione di una richiesta formale di accesso al Fondo di Garanzia. Questo processo richiede la compilazione di una documentazione dettagliata e la presentazione di informazioni aggiornate sull’azienda e sul progetto finanziato. Successivamente, la richiesta viene valutata dall’ente gestore del Fondo di Garanzia, che verifica la conformità ai requisiti stabiliti e valuta la solidità finanziaria dell’impresa.
Una volta approvata la richiesta, l’azienda può procedere con la stipula del contratto di garanzia e l’ottenimento del finanziamento garantito dal fondo. È importante sottolineare che durante tutto il processo di accesso al Fondo di Garanzia anche il supporto e l’assistenza di un Confidi possono risultare preziosi, facilitando la comunicazione con le istituzioni finanziarie e garantendo il rispetto delle procedure e delle tempistiche previste.
Accesso fondo di garanzia: come possiamo aiutarti
In qualità di Confidi, ex art. 112 TUB, Commerfin è soggetto autorizzato anche dell’invio della domanda di accesso al Fondo di Garanzia per conto delle imprese. Un confidi, o consorzio di garanzia, rilascia la propria garanzia sul credito alle imprese e può ottenere la controgaranzia dal Fondo aiutando le imprese a ottenere i finanziamenti di cui necessitano.
L’iter procedurale per ottenere la controgaranzia dal Fondo prevede che:
- L’impresa richiede al Confidi la garanzia sul finanziamento;
- Su richiesta dell’impresa, il Confidi si rivolge al Fondo per ottenere la riassicurazione/controgaranzia sulla sua garanzia;
- Ottenuta la riassicurazione/controgaranzia, il Confidi riconosce uno sconto sulle commissioni di garanzia all’impresa o al professionista cliente.
In conclusione, accedere al Fondo di Garanzia per le PMI può rappresentare un’opportunità preziosa per le aziende che necessitano di finanziamenti, ma che faticano a fornire garanzie tradizionali. Con l’aiuto il nostro supporto, questo processo viene semplificato, consentendo alle imprese di ottenere il credito di cui hanno bisogno per crescere e innovare.
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